Tu sei venuto incontro a noi
uomini esterrefatti del grande prodigio
della tua nuova esistenza
col saluto più semplice e più meraviglioso,
quello della tua pace: «Pace a voi»!
Noi, eredi autentici di quella fortuna,
noi Ti salutiamo
con la meraviglia dell’inaudita novità,
con la coscienza esultante
della sorprendente realtà
e con la gioia
che una nuova presenza di Te, divino Maestro,
ci obbliga ad avvertire la tua vittoria
sulla nostra pavida incredulità,
ed a ripetere con pari impeto
le parole del discepolo Tommaso:
«Mio Signore e mio Dio!».
(Paolo VI)