El Pret de Ratanà (4)

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IL BURBERO BENEFICO

Rude, talvolta, ma buono sempre fu el pret de Ratanà; sotto una scorza aspra, celava un animo generoso.

La gente pensava che avesse il dono della magia, come dimostra questo episodio.

“Una o anche più volte alla settimana don Giuseppe lasciava Retenate per Milano e naturalmente le malelingue non mancavano di spettegolare il loro coroncino quando lo scrutavano, ben spazzolato e lustro, lasciare la cascina.

A piedi passava per la stradale, la attraversava e di fronte imboccava il sentiero per Camporicco verso Cassina de’ Pecchi dove c’era la fermata del tram per Milano.

Non si preoccupava di far presto, camminando a brevi passi, leggendo un piccolo breviario, copriva la distanza in un tempo ben calcolato, mai superiore all’arrivo del convoglio.

Quella volta si trovava ancora distante un centinaio di metri, quando il tram proveniente da Gorgonzola si era arrestato sbuffando nella stazioncina.

Per nulla allarmato don Giuseppe non se ne dava per inteso e continuava a camminare al solito passo.

Non così calmo il macchinista che, vistolo indugiare, forse per fargli un dispetto, dava la stura al vapore e metteva in moto.

Coperti una cinquantina di metri, il tram si arresta.

A nulla valgono gli sforzi del macchinista, le ruote slittano e non fanno un metro in avanti.

Calmo ancora flemmatico, finalmente il passeggero ritardatario arriva; sale in vettura, si affaccia al finestrino e pronuncia: «Adess va pur!».

Il tram come spinto da una mano invisibile immediatamente si mette in moto e arriva a destinazione in perfetto orario”.   (continua…)

(A cura di  Monsignor Bruno Magnani)