Dal Messaggio di PAPA FRANCESCO per la Quaresima

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Dio non si rivela con i mezzi della potenza e della ricchezza del mondo, ma con quelli della debolezza e della povertà: «Da ricco che era, si è fatto povero per voi» (2Cor 8,9).

Si è fatto povero; è sceso in mezzo a noi, si è fatto vicino ad ognuno di noi; si è spogliato, “svuotato”, per rendersi in tutto simile a noi. La ragione di tutto questo è l’amore.

La logica di Dio è la logica dell’amore, la logica della Incarnazione e della Croce. Dio non ha fatto cadere su di noi la salvezza dall’alto, come l’elemosina di chi dà parte del proprio superfluo con pietismo filantropico.

Non è questo l’amore di Cristo!

La povertà con cui Gesù ci libera e ci rende ricchi è proprio il suo modo di amarci, il suo farsi prossimo a noi, il suo prendere su di sé le nostre debolezze, i nostri peccati,

comunicandoci la misericordia infinita di Dio.

Ad imitazione del nostro Maestro, noi cristiani siamo chiamati a guardare le miserie dei fratelli, a toccarle, a farcene carico e a operare concretamente per alleviarle.

La miseria non coincide con la povertà; la miseria è la

povertà senza fiducia, senza solidarietà, senza speranza.

Questo tempo di Quaresima trovi la Chiesa intera disposta e sollecita nel testimoniare a quanti vivono nella miseria materiale, morale e spirituale il messaggio evangelico, che si riassume nell’annuncio dell’amore del Padre misericordioso, pronto ad abbracciare in Cristo ogni persona.

Lo Spirito Santo sostenga questi nostri propositi e rafforzi in noi l’attenzione verso la miseria umana, per diventare misericordiosi e operatori di misericordia.