Ben tornati! Mi sa che ora è tempo di riprendere la routine quotidiana: scuola, lavoro, sport, “fare i nonni”… Anche la nostra Comunità inizia un nuovo anno pastorale dove il nostro Arcivescovo Mario (con la Lettera Pastorale “La situazione è occasione. Per il progresso e la gioia della vostra fede”) ci invita ad imparare a riconoscere ogni circostanza come “luogo di rivelazione della gloria di Dio e della sua premurosa provvidenza”.
Io ho trascorso l’intera Estate qui a Cassina e devo dire che, a parte il caldo e le zanzare, ho vissuto questo “tempo” come occasione di incontro e di ascolto che mi ha permesso di guardare alla nostra bella Comunità con diversi “punti” di vista.
Ho ricevuto apprezzamenti e critiche, confidenze ed osservazioni, consigli e condivisioni sul cammino di questi anni nella nostra Comunità. Devo sinceramente confidarvi che, nella loro “diversità”, sono stati preziosi per arricchire uno sguardo d’insieme e non solo di parte.
Questo “ascolto” estivo mi sprona, come Parroco, a scaldarvi il cuore, nel nuovo inizio di un anno pastorale per richiamare la nostra attenzione ad un importante appuntamento: l’elezione per il rinnovo del Consiglio Pastorale (domenica 27 ottobre).
Nei prossimi giorni di settembre accoglieremo nelle apposite cassette in fondo alla Chiesa (o anche consegnando direttamente ai sacerdoti) il modulo per la propria candidatura o con il suggerimento di qualche altra candidatura: ognuno di noi è chiamato (in quanto battezzato ed appartenente alla Chiesa) a lasciarsi provocare da una semplice domanda: “Perché io no?”.
Rimango sempre più convinto dell’importanza che, per il Bene di una Comunità, vi siano “luoghi” di comunione, di servizio, di impegno, di testimonianza e di confronto non di soli “amici” ma anzitutto di “fratelli” che grazie al dono del Battesimo ricevuto e custodendo il desiderio di Bene per la Chiesa, vivono qui ed ora la propria fede nella Comunità (magari con “punti” di vista differenti).
Nel Consiglio Pastorale della nostra Comunità sarà una ricchezza la presenza di un giovane come di un adulto, di un genitore come di una catechista, di un educatore come di un allenatore, di una generosa volontaria come di un semplice fedele, di un lavoratore come di una casalinga o di un pensionato
Il mio “paterno” e “fraterno” invito a ciascuno a non fare un passo indietro ma a fidarsi ed a vivere questa “possibilità” come una “situazione” che senz’altro sarà “occasione” di Grazia per il proprio cammino e per quello della Comunità. Questa bella e viva Comunità ha bisogno anche del dono del “tuo” punto di vista per crescere e dire a tutti, ancora meglio, la gioia del Vangelo oggi.
Sette anni fa (31 agosto 2012) ci lasciava l’amato ed indimenticabile Cardinal C.M.Martini. Concludo con le sue parole:
“… una riflessione sull’identità e il ruolo del Consiglio Pastorale dev’essere inquadrata nel più ampio orizzonte della natura missionaria della comunità cristiana. Forse il termine “missionaria” può venire inteso male, ad esempio come la natura propagandistica o la natura proselitistica della comunità cristiana. Ritengo che debba intendersi in un senso più profondo, cioè la natura espansiva e comunicativa, oggi si direbbe “comunionale” della comunità cristiana; nasce dalla comunione – quella trinitaria – ; crea comunione – quella della comunità cristiana – ; attrae, ed espande la sua comunione all’intera umanità…”
Qual è il tuo punto di vista?
Don Massimo