La Madonna dell'Accoglienza

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Madonna dell’Accoglienza

“La recente espansione edilizia nel Comune di Cassina de’ Pecchi, con il conseguente aumento degli abitanti

, aveva suggerito negli anni scorsi la costruzione di un nuovo centro religioso, comprendente la Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice, consacrata il 3 settembre 1976 dal nostro predecessore Cardinale Giovanni Colombo. Ora (…) riteniamo sia giunto il momento di procedere alla costituzione di una nuova parrocchia (…) con il titolo di Santa Maria Ausiliatrice“.Così il decreto del 18 giugno 1986, firmato dal cardinale Arcivescovo Carlo Maria Martini.In quel decennio, alla Scuola Media di Cassina de’ Pecchi, insegnava educazione artistica il prof. Alessandro Nastasio, artista pregevole, autore di parecchie opere a sfondo religioso. Fu suo grande desiderio lasciare alla nuova Comunità di Cassina de’ Pecchi un segno tangibile, che indicasse la sua presenza in loco come insegnante ed artista.

Allora il problema dell’accoglienza ai nuovi arrivati, numerosi e un po’ disorientati, preoccupava sia il Comune come la Chiesa.

Il professore Nastasio, con intuito profondo, pensò ad una grande statua della Madonna, in bronzo, da mettere sul sagrato della chiesa, con il titolo di: “Madonna dell’Accoglienza“.

Per il volto della Madonna, l’artista si ispirò al volto di sua figlia: un volto con gli occhi socchiusi, per indicare la delicatezza ed il rispetto per ogni singola persona, che dal sagrato entra nella casa del suo Gesù; le braccia e le mani con le dita allargate e distese, protratte verso il basso; tutto il corpo leggermente inclinato e alle sue spalle, avvolta come in un manto, la luna con i suoi crateri, che richiama la canzoncina:

“T’incoronano dodici stelle,
ai tuoi piè piega l’ali il vento,
e la luna s’incurva d’argento,
il tuo manto è colore del ciel.

Bella tu sei qual sole,
bianca più della luna,
e le stelle più belle
non son belle al par di te”.

Ecco: la Madonna dell’Accoglienza.

Io sono tanto grato al professor Alessandro Nastasio, perchè mi ha dato l’occasione di capire sempre meglio la necessità di questa bella virtù che è l’accoglienza in un contesto difficile di trasformazione ambientale e di comprensione e condivisione verso tutti gli immigrati.

A dire il vero mi sono un po’ innamorato di questa Madonna, perchè tutte le volte che vado in chiesa e passo vicino a lei, le rivolgo un saluto e questa preghiera: “Madonna dell’Accoglienza, accogli i tuoi figli che oggi vengono in chiesa per partecipare al sacrificio del tuo Gesù (la S. Messa) e che durante la giornata vengono per rimanere un po’ di tempo in Sua compagnia”.

Dal sagrato la Madonna accoglie tutti indistintamente per portarli al suo Gesù e suggerire: «Fate quello che Lui vi dirà nell’intimo del vostro cuore».

A cura di Monsignor Bruno Magnani